Ogni qualvolta si consideri un testo dal titolo Neuroanatomia, non si può che essere perplessi. Difatti la Neuroanatomia è, almeno da 20 anni, sufficientemente stabilizzata tanto da non richiedere ulteriori precisazioni.
Paradossalmente, ma con realtà, ritengo che poco possa essere aggiunto al famoso testo di Dejerine, si può invece affermare che, se la Neuroanatomia ha modificato se stessa nel corso di questi anni, esso è dovuto alla felice e non spontanea integrazione con altre scienze neurologiche. Ecco quindi una Neuronatomia funzionale e/o correlazionistica che raramente è venuta per scelta dei neuroanatomici, ma bensì da quelle branche della medicina che considero basilare per la loro conoscenza la Neuroanatomia.
Fra queste branche della medicina sicuramente la più interessata e la più determinata è la Neurologia.
La Neurologia è un termine aulico e di conseguenza fumoso come sono stati nel passato i suoi principali personaggi, in realtà la Neurologia è Neuromedicina; quindi una branca della medicina interna che, considerata la vastità di questa disciplina, che non può avere cultori in grado di ricoprire l’intero campo, deve essere affidata a cultori particolari, quindi a specialisti.
Questo è il punto che ci sta a cuore: per troppi anni sono diventati neurologi neuroanatomici di vaglia che però nulla avevano del medico. Questo ha portato al deterioramento e alla cristallizzazione della Neurologia.
La Neurologia è scienza medica ed ha bisogno di medici per essere tale.
In questi anni essa è cambiata; non è più solo Neuroanatomia e Neuropatologia, in quanto è stato dimostrato che anche le malattie neurologiche non sono soltanto “degenerative” ma bensì curabili e che quindi esiste una N euro formacelo già, fenomeno sempre in maggior espansione.
L’epoca magica del trattamento del morbo di Parkinson con la L-Dopa ha insegnato che non esiste una malattia non curabile, ed ora abbiamo esempi continui a conferma di questo asserto. Ciò nonostante la Neuroanatomia è sempre indispensabile. Perché. Il ragionamento neurologico è diverso da quello
medico. Esso parte, ovviamente, dai sintomi e tende a costruire una sindrome clinica; solo dopo questa tappa essenziale si potrà procedere alla diagnosi differenziale e quindi a quella clinica.
È proprio per la diagnosi di sindrome dove una conoscenza profonda ed accurata della Neuroanatomia risulta indispensabile. Difatti, non è possibile alcuna integrazione sintomatologica in un concetto sindromico quando non sia possibile inferire dai sintomialla funzione alterata e quindi integrare le alterate funzioni in un concetto sindramico.
È quindi con estremo piacere che presento questo testo di Neuroanatomia. Esso è completo e moderno ma nello stesso tempo stringato, lasciando altresì che alla essenzialità si associ una trattazione assolutamente “completa”. Un ulteriore pregio è il fatto che esistono integrazioni sia con aspetti neurofisiologici che neurochimici ed altresì funzionali.
Questo aspetto è espressione della modernità di impostazione che giustamente si proietta in quel campo di interessi neuro-anatomo-funzionali di cui abbiamo già discusso l’importanza.
La ampia illustrazione del testo stesso e la modernità delle tabelle sono un ulteriore elemento di validità. Sono pertanto ben lieto di suggerire e di sollecitare questo testo alla attenzione non soltanto degli Studenti della Facoltà di Medicina, ma altresì a quelli di altre Facoltà di materie affini, raccomandando particolarmente questa opera agli specializzandi di Neurologia, e perché no anche di Psichiatria, che devono possedere la Neuroanatomia quale elemento cardine della loro formazione.
Prof. Alessandro Agnoli
Direttore della Clinica Neurologica
Università dell’Aquila
Roma – Gennaio 1981
Questo manuale è nato dal desiderio di presentare una descrizione del Sistema Nervoso Centrale in una forma molto semplice e schematica, tale da consentire agli Studenti, non solo della Facoltà medica, ma anche delle Facoltà biologiche, una visione unitaria e funzionale della materia.
Non si vuole assolutamente sostituire i numerosi e completi trattati di Neuroanatomia già pubblicati; si intende solo stimolare l’impegno e l’interesse dello Studente che si accinge allo studio di argomenti indiscutibilmente complessi.
Per una rapida ed afficace consultazione, può risultare di grande utilità anche ai Medici che esercitano già la pratica cllnica o che si dedicano a studi di perfezionamento in discipline neurologiche.
Intendo rivolgere un particolare ringraziamento all’amico e collega Dott. Elio Pagliarulo per il suo prezioso e determinante contributo.
Vito Covelli
Bari – Gennaio 1981