La paura ci sta accanto da sempre.
Il primo vagito sancisce l’impatto con il nuovo mondo, sconosciuto e misterioso negli odori, nei colori, nei suoni.
Comincia così la nostra convivenza con la paura.
Diciamolo subito: non c’è nulla di patologico in questo.
Semplicemente, è la vita.
Tuttavia lo sviluppo dell’essere umano, il suo accumulo di esperienze, il contesto della crescita, hanno un’influenza che porta ad accrescere la paura, anzi le paure.
I nostri comportamenti, l’organizzazione delle azienda e della pubblica amministrazione, la morfologia della città, il web, l’impatto dell’agenda mediatica, il mondo della scuola e dell’Università potrebbero contribuire a renderci più forti della paura garantendoci quell’obiettivo di serenità che l’essere umano auspica di raggiungere.
Il nostro è un percorso tra paure reali e fittizie e sul convincimento che l’unico modo per liberarsi delle fobie e quella di affrontarle con l’aiuto della comunicazione e di persone competenti.