I pazienti con emicrania mostrano una prevalen­za di neoplasie maligne significativamente più bassa

prof vito covelli emicrania e tumori

Introduzione

La patogenesi del cancro frequentemente è sta­ta valutata nel tentativo di evidenziare fattori di rischio correlati a differenti parametri, come ge­netici, biomeccanici, ambientali, farmacologici, ormonali, immunologici o psicologici.

In relazione a ciò, è stata riscontrata una bas­sa incidenza nei pazienti psicopatici, che sugge­risce la presenza di modificazioni metaboliche in questi pazienti. Questo può spiegare un effet­to protettivo dall’insorgenza e dallo sviluppo del cancro [4].

Anche l’esperienza clinica comunemente acqui­sita durante il follow-up dei pazienti con cefalea evidenzia che il paziente con emicrania raramen­te riferisce una storia clinica, passata o attuale, di neoplasia. L’obiettivo del presente studio è stato di valutare la prevalenza del cancro e la presenza di familiarità cancerosa nei pazienti emicranici, e di comparare questi dati con un gruppo di controllo confrontati per l’età.

Pazienti e metodi

711 pazienti con cefalea, di età compresa tra i 18 e gli 80 anni, 508 femmine (71,45%) e 203 maschi (28,55%), sono stati screenati nel nostro Centro delle Cefalee a partire dal 1990. Di questi, 375 (52,74%) soffrivano di emicrania senza aura [erano 285 fem­mine e 90 maschi, 76,0 e 24,0%, rispettivamente (età media di 35,7 anni)]; 48 (6,75%) soffrivano di emicrania con aura [erano 30 femmine e 18 maschi, 62,5 e 37,5%, rispettivamente (età media di 31,1 anni)]; 176 (24,75%) soffrivano di cefalea tensiva [erano 124 femmine e 52 maschi 70,4 e 29,6%, ri­spettivamente (età media di 30,0 anni)]; 89 (12,51 %) soffrivano di emicrania con una coesistente cefalea tensiva interparossistica [erano 67 femmine e 22 ma­schi, 75,3 e 24,7%, rispettivamente (età media di 32,0 anni)]; e 23 (3,23%) soffrivano di cefalea a grappolo [erano 2 femmine e 21 maschi, 8,7 e 91,3, rispettivamente (età media di 38,2 anni)]. Ciò è ri­portato nella Tabella 1.

La durata media di ciascun gruppo di cefalea era il seguente:

  • emicrania senza aura 12,1 anni
  • emicrania con aura 10,8 anni
  • cefalea tensiva 7,7 anni
  • emicrania con coesistente TTH interparossistica 10,6 anni
  • cefalea a grappolo 10,4 anni

Nella storia familiare dei pazienti è stata inda­gata la possibile coesistenza di cefalea e neoplasie.

Una popolazione random di controllo di 911 sog­getti, confrontati per età, è stata intervistata per la presenza clinica di cancro e cefalea, familiarità per cefalea e fattori di rischio per cancro e lesioni precancerose. All’infuori di questi, 227 soggetti sono stati sospettati fortemente di essere affetti da cefalea primaria, in particolare cefalea tensiva. Per tale ragione questi pazienti non sono stati inclusi nel numero totale di controllo quando sono stati valutati statisticamente.

Analisi statistica: L’analisi statistica dei dati è stata effettuata mediante il metodo del chi-quadrato di Pearson.

Stress

Tabella il
Screening Epidemiologico di 711 Pazienti affetti da cefalea.

Tipo di cefalea Totale
pazienti
Femmine Maschi Media dell’età
(anni)
Media
della durata
della cefalea
Emicrania senza aura 375 285 90 35,7 12,1 anni
(52,74%) (76,0%) (24,0%)
Emicrania con aura 48 30 18 31,1 10,8 anni
(6,75%) (62,5%) (37,5%)
Cefalea tensiva 176 124 52 30,0 7,7 anni
(24,75%) (70,4%) (29,6%)
Emicrania con

coesistente cefalea tensiva

89 67 22
i nterpa rossistica (12,51%) (75,3%) (24,7%) 32,0 10,6 anni
Cefalea a grappolo/ 23 2 21
Cefalea parossistica cronica (3,23%) (8,7%) (91,3%) 38,2 10,4 anni

Risultati

Nella nostra popolazione affetta da cefalea, sol­tanto in due casi (0,28%) è stato diagnosticato il cancro. Entrambe erano femmine sofferenti di emi­crania senza aura. Una paziente (27 anni) aveva un carcinoma tiroideo follicolare; l’altra (46 an­ni) aveva un carcinoma tiroideo papillare (Tab. 2). Entrambe queste pazienti sono state trattate chi­rurgicamente e il loro follow-up è stato controlla­to attentamente. In queste pazienti non è stata ri­portata alcuna familiarità cefalalgica. Una storia familiare di malattia neoplastica era presente in en­trambi i casi.

Al di fuori della popolazione cefalalgica, 35 pa­zienti (4,92%; 34 femmine ed 1 maschio) presen­tavano tumori benigni. In tutti i casi la neoplasia è stata trattata chirurgicamente.

L’indagine anamnestica circa la familiarità per cefalea e neoplasie ha evidenziato una prevalenza di cefalea del 61,9% (440 pazienti hanno riferito cefalea in almeno un membro della famiglia), men­tre la familiarità tumorale è stata riferita nel 20,8% (148 pazienti). In 88 di questi pazienti (12,3% della nostra popolazione affetta da cefalea), è stata ri­portata la coesistenza di cefalea e tumori. Tutta­via, non è stata evidenziata una incidenza di cefa­lea e tumore nello stesso nucleo familiare.

In 227 soggetti di controllo è stata sospettata la presenza di cefalea primaria per cui sono stati esclusi. Dei rimanenti 684 soggetti di controllo (353 femmine e 331 maschi), 36 (5,26%) aveva­no una storia clinica di neoplasie maligne.

Nel range di età 18-34 anni, 2 dei 181 soggetti hanno riferito tumori (un astrocitoma di secondo grado in un maschio di 27 anni ed un osteosarco­ma mascellare in una femmina di 18 anni). Nel range di età 35-64, 25 dei 454 soggetti intervista­ti [(5,50%), 14 femmine ed 11 maschi], hanno ri­ferito tumori.

Nei soggetti maschi c’era una prevalenza di tumori respiratori (laringe e polmone) e del si­stema nervoso (3 casi in entrambi), mentre so­no stati riferiti singoli casi di leucemia, semi-noma, carcinoma del fegato, del colon-retto e pancreatico.

Tabella 2
711 pazienti affetti da cefalea.

Età
(anni)
Soggetti Positività per
cancro
Femmine Tipi di Tumore
18-34 375
(52,6%)
1
(.26%)
(100%) Carcinoma Tiroideo
Follicolare
35-64 323
(45,4%)
1
(.31%)
(100%) Carcinoma Tiroideo
Papillare
> 65 13

(2,0%)

L’emicrania potrebbe essere un «fattore protettivo» contro i tumori?

Tabella 3
Screening neoplastico epidemiologico di 684 soggetti di controllo.

Età
(anni)
Soggetti Positività
per Cancro
Femmine Tipo di tumore Maschi Tipo di tumore
18-34 181 2 1 Osteosarcoma 1 Astrocitoma
(26.46%) (1,10%) (50%) della mandibola (50%) di grado 2
CA Mammario (6) CA Respiratorio (3)
CA Colon-Rettale (2) S. Nervoso (3)
35-64 454 25 14 CA uterino (2) 11 Leucemia (1)
(66 37%) (5,50%) (56,0%) Linfoma (1) (44,0%) Seminoma (1)
Pseudolinfoma (1) CA del fegato (1)
Pancreatico (1) CA Colon-Rettale (1)
CA Pancreatico (1)
CA della vescica (1)
> 65 49 9 4 CA Uterino (3) 5 M. Mielomatosi (1)
(7,16%) (18-.36%) (44,4%) CA Mammario (1) (55,6%) CA del Fegato (1)
CA epidermoidale
del polmone (1)

Nei soggetti femmina, c’era una prevalenza di adenocarcinoma della mammella (6 casi) e can­cro colon-rettale (2 casi), mentre sono stati riferi­ti singoli casi di linfoma, melanoma, pseudolin­foma e carcinoma pancreatico.

Di 49 soggetti, il 18,36% oltre i 65 anni di età (4 femmine e 5 maschi) hanno riferito tumori. Nei soggetti maschi sono stati riferiti, 2 cancri della vescica, una mielomatosi multipla, un carcinoma epidermoidale del polmone ed un carcinoma del fegato. La distribuzione per età e per sesso dei casi di cancro evidenziati nel gruppo di controllo è ri­portata nella Tabella 3.

Noi abbiamo riscontrato una prevalenza del can­cro significativamente più bassa in pazienti affetti da cefalea rispetto al gruppo di controllo (0,28 vs. 5,26%; p < .001). Inoltre, la prevalenza del can­cro in pazienti affetti da cefalea era ancora signi­ficativamente più bassa rispetto a quella riportata nel gruppo di controllo quando è stato considera­to lo stesso range di età (18-64 anni) (0,28 vs. 4,36%; p < .001).

La prevalenza del cancro, nel gruppo dei 227 soggetti di controllo in cui si sospettava cefalea primaria e così esclusi dalla valutazione statistica come gruppo di controllo, era significativamente più bassa quando comparata a quella riportata nel gruppo di controllo (1,76 vs. 5,25%; p < .05).

Infine, 171 dei 991 soggetti intervistati (18,77%) ha riferito una familiarità neoplastica positiva in un totale di 199 casi di cui 19 sono ancora vivi.

Tra questi, c’è una prevalenza di cancro del pol­mone (16,08%), colon-rettale (11,05%), del fe­gato (10,05 %), mammario (9,54%), uterino (8,54%) e gastrico (7,53%), mentre i tumori lin­fatici, del sistema nervoso, leucemie, della vesci­ca, del laringe, pancreatici e tiroidei sono molto meno frequenti (Tab. 4).

Tabella 4

Incidenza dei tumori maligni più frequenti
riferiti nella familiarità neoplastica

CANCRO DEL POLMONE ……………………………………………… 16,08%
CANCRO COLON-RETTALE …………………………………………… 11,05%
CANCRO DEL FEGATO ………………………………………………….. 10,5%
CANCRO MAMMARIO …………………………………. 9,54%
CANCRO UTERINO …………………………………….. 8,54%
CANCRO GASTRICO ……………………………………………………….. 7,53%

Per tale ragione, nessuna differenza significati­va concernente la storia familiare per neoplasie è stata riscontrata tra pazienti affetti da cefalea ed il gruppo di controllo (20,8 e 18,77%, rispettiva­mente).

Discussione e conclusione

Prendendo in considerazione la comune espe­rienza clinica che la malattia cancerosa è raramente riferita in pazienti affetti da cefalea, questo è il pri­mo studio epidemiologico che riporta una preva­lenza del cancro significativamente più bassa ri­spetto alla popolazione generale. Malgrado una prevalenza simile di positività per storia familia­re di cancro tra i due gruppi, la presenza alternativa di cefalea e cancro negli stessi membri fami­liari, riportata nell’indagine anamnestica dell’emi­cranico, rappresenta probabilmente un ulteriore supporto a questa evidenza.

Precedentemente noi abbiamo riportato che in pazienti con emicrania senza aura vi sono aumen­tati livelli di TNF-a, una citochina ben conosciu­ta per essere responsabile di necrosi emorragica dei tessuti tumorali e per avere effetti immunomo­dulanti [3].

Tutto ciò suggerisce l’ipotesi che la presenza di aumentati livelli plasmatici di TNF-a nei pazienti affetti da emicrania potrebbe spiegare la più bas­sa prevalenza di cancro trovata in questi pazienti, forse dovuta allo specifico coinvolgimento del TNF-a nella sorveglianza immunitaria contro i tu­mori.

Riassunto

I pazienti con emicrania mostrano una prevalen­za di neoplasie maligne significativamente più bassa quando comparati con il gruppo di controllo gene­rale o con il gruppo di controllo confrontato per età. Al contrario, tra i due gruppi non è stata ri­scontrata nessuna differenza significativa concer­nente la storia familiare. Malgrado ciò, cefalea e cancro nei familiari dei pazienti con emicrania non coesistono. Sebbene studi epidemiologici più ap­profonditi siano necessari per confermare i nostri dati, è suggerito che alcuni particolari aspetti bio­chimici e psicologici coinvolti nella patogenesi del­l’emicrania potrebbero rappresentare la presenza di un fattore protettivo contro lo sviluppo di neoplasie.

Bibliografia

  1. Covelli V., Munno I., Pellegrino N. M., Marcuccio C.. Jirillo E.: Evaluation of interleukin-lp release from peri­pheral blood niononuclear cells in patients with phobic disorders. «Bullettin Molecular Biologica’ Medicine», 15, 417-425, 1990.
  2. Covelli V., Maffione A. B., Munno I., Jirillo E.: Altera­tions of non specific inamidi), in patients with COMIn011 «Journal Clinica’ Laboratory Analysis», 4, 9-15, 1990.
  3. Covelli V, Munno I., Pellegrino N. M., Savastano S., Massari F., Fallacara C., Tommaselli A.P., Ghiggi M.R., Lombardi G., Jirillo E.: Increased spontaneous release of tumor necrosis factor-cdcachetin in headache patients. A possible correlation with plasma endotoxin and hypotalamic-pituitary-adrenal axis. «International Journal of Neuroscience», 61, 53-60, 1991.

Minervini M.G., Polizzi R.A., Covelli V.: Mortalità per cancro in pazienti psichiatrici. «Rivista di Psichiatria», 22, 11-23, 1987.